Prove INVALSI 2016/2017

Questo è il grafico delle risposte esatte fornite dai miei alunni (22 presenti) nelle Prove INVALSI 2016/17. Il numero dei quiz si riferisce al Fascicolo 1.

Ci siamo attestati sul 60% di risposte esatte, che ci colloca, rispetto la media nazionale e regionale dello scorso anno, 2/3 punti percentuali sopra. Anche se è necessario attendere la restituzione dei dati da parte dell'INVALSI, che di solito avviene in settembre/ottobre, posso dire che il risultato non è entusiasmante ma nemmeno da strapparsi i capelli. 

Alcuni quiz (simmetria orizzontale, incognita nell'addizione in colonna, prova dell'addizione) riguardavano competenze matematiche che non abbiamo ancora affrontato e che solo i bambini più intuitivi hanno risolto.

D'altra parte uno dei quiz più "difficili" è stato quello del coniglio e della rana: molti bambini non hanno disegnato i salti e tanti hanno scritto H anzichè I. Il risultato pessimo dei miei alunni in questo quiz è abbastanza sconcertante, cercherò di capire come hanno ragionato.

 

Il doppio e la metà

Questa mattina abbiamo lavorato sul fascicolo delle prove INVALSI 2015/16.

I bambini avevano già dovuto risolvere la maggior parte dei quiz. Nel lavoro di oggi ho insistito molto sulle strategie che si possono adottare, come fare un disegno, circondare, scrivere le operazioni, fare frecce, ecc.

Dopo aver lavorato sul fascicolo delle Prove INVALSI 2016, abbiamo lavorato sui concetti di DOPPIO e META'.

Abbiamo concluso l'attività con una scheda che contiene alcuni quiz INVALSI sul doppio e la metà.

 

La tabellina del 6

Oggi pomeriggio abbiamo cominciato con questo quiz INVALSI del 2016. Tutti hanno risposto correttamente, non so se grazie al lavoro sui Minions o se perchè il quiz è facile.

I bambini hanno poi completato la pagina della tabellina del 6 sul libro di testo, l'hanno riscritta sul quaderno e hanno completato i rettangoli del 6.

Esercizi vari

Anche questa mattina abbiamo fatto un po' di tutto. Siamo partiti da un quiz INVALSI 2016 e devo dire che, forse memori della discussione sul quiz di ieri, una buona parte dei miei alunni è riuscita a trovare una strategia risolutiva. I bambini che sono riusciti a spiegare il modo in cui sono arrivati all'11 hanno scelto tutti lo stesso procedimento, che è grosso modo questo: "ho pensato che i punti delle due freccette sono 20+8 e quindi 28, da 28 a 39 va bene l'11, quindi la terza freccetta va sull'11".

Nessuno ha preso in considerazione la sottrazione 39 – 20 – 8. E nessuno ha immaginato che la terza freccetta avrebbe potuto essere sia sul 20 che sull'8. In fondo alla pagina abbiamo "formalizzato" i due ragionamenti con una addizione (suggerita dai bambini) e una sottrazione (suggerita da me).

Abbiamo continuato con attività individuali: il calcolo in colonna senza i bastoni è andato bene, ho solo due bambini che non riescono ad avere un ordine accettabile e il fatto di risolvere operazioni oltre il 100 piace moltissimo a tutti; nella soluzione dei tre problemi, la maggior parte dei bambini ha proceduto autonomamente con risultati che mi hanno molto rassicurato; nella scheda sui numeri tra 100 e 200 nessuno ha incontrato difficoltà.

Compito di casa: studiare la tabellina del 5 e ripassare quelle del 2, 3, 4

 

Tabellina del 5 e prove INVALSI

Questa mattina ho dato ai miei scolari questa scheda, che contiene quattro quiz INVALSI. Ognuno ha lavorato individualmente, in assoluto silenzio, senza fare nessun tipo di domanda. Tempo stabilito: 15 minuti al massimo. Anche questa volta hanno consegnato i fogli puliti, senza segno di calcoli o altro. Solo quattro bambini hanno scritto la numerazione nel primo esercizio. Pochissimi hanno capito l'ultimo quiz.

Finito il tempo, mentre i bambini lavoravano sulla tabellina del 5, ho corretto tutte le prove, per rendermi conto della situazione. Alla fine della mattinata ho consegnato a ciascuno il suo foglio e abbiamo impiegato almeno 20 minuti per riflettere sulle strategie che potevano essere adottate, scrivendo numerazione, calcoli, ecc. I bambini di sette anni non riescono a trasferire le loro competenze in contesti diversi da quelli conosciuti e non riescono a organizzarsi per trovare strategie risolutive che sono solo apparentemente banali, come fare un disegno, ad esempio. Questo, a mio parere, rende le prove INVALSI di seconda più ostiche di quelle di quinta.

I bambini hanno scritto la tabellina del 5 e hanno completato i rettangoli del 5.

Inoltre hanno completato un esercizio di calcolo in colonna e rappresentato dei numeri tra 100 e 200 sull'abaco.

 

Quiz INVALSI, amici del 100 e moltiplicazione

Questa mattina, per mettere in moto i neuroni abbiamo cominciato con tre quiz INVALSI: si tratta di tre problemi da risolvere con la moltiplicazione. Direi che è stato un totale disastro, anche i miei alunni più svegli hanno avuto serie difficoltà. Come sempre, ho dato loro una decina di minuti per lavorare da soli e subito sono cominciate le lamentele: non ci capisco niente, ma che roba è… e per finire la loro frase migliore, la mia preferita… è impossibile!

Insieme abbiamo cercato di ragionare e di capire quali strategie ci possono aiutare (ad esempio il disegno). Il problema più spiazzante è stato quello dei panini, non l'ha risolto nessuno: bisognava cogliere la relazione "il doppio di".

Molti hanno incontrato difficoltà nel problema delle candeline. Dopo averlo spiegato, ho posto a ogni mio alunno un quiz simile: ad esempio, se tua nonna compie 83 anni, quanti pacchetti da 10 candeline devi comprare? Se la tua mamma compie 38 anni, quanti pacchetti da 10 candeline devi comprare?

Il lavoro a fianco della scheda è stato svolto insieme.

Abbiamo ripreso il lavoro sugli amici del 100, sembra che tutti abbiano capito la strategia di calcolo, che sarà molto utile quando useremo l'euro e soprattutto i centesimi di euro.

Dopo questo esercizio, ci siamo avventurati nella proprietà distributiva, per prepararci alle moltiplicazioni in colonna. Un esercizio simile (Da diagrammi a operazioni 2) viene proposto nel progetto PerContare. In pratica, ho scritto alla LIM 12×4= e ho chiesto ai miei alunni come doveva essere disegnato il rettangolo corrispondente.

Abbiamo disegnato un rettangolo 12×4, poi ho fatto notare loro che non conosciamo la numerazione/tabellina del 12. Come potevamo trovare il risultato? Un alunno mi ha detto che potevamo contare i quadretti; un altro ha aggiunto che contare i quadretti è rischioso, perchè si può perdere il conto o saltare un quadretto; un altro bambino (meraviglioso) che si chiama Giacomo ha spiegato a tutti che "faceva 48, perchè 10×4 fa 40 e 2×4 fa 8 e 40+8 fa 48".

Ed ecco la proprietà distributiva della moltiplicazione rispetto all'addizione spiegata da un bambino di 7 anni.

Seguendo questa idea, abbiamo tagliato il rettangolo in due rettangoli e abbiamo scritto le moltiplicazioni corrispondenti, dimostrando che Giacomo aveva assolutamente ragione.

Poi ho sfidato i miei alunni a tagliare in modo diverso: nel secondo rettangolo hanno scelto 5 e 7 "perchè la tabellina del 5 è strafacile" e nel terzo esempio hanno scelto 3 e 9 "perchè la tabellina del 3 la sappiamo".